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Cod Art 0366 | Rev 01 del 15 01 13 | Data 14 01 11 | Autore: Pierfederici Giovanni

 

   

L'ATTIVITA DI SEA SHEPHERD

Attualmente, Sea Shepherd Conservation Society, è l'unico gruppo ambientalista attivo contro le flotte baleniere giapponesi. All'appello, purtroppo, mancano le navi di Greenpeace, che per anni hanno contribuito attivamente, con i loro mezzi, a rallentare le attività di quei paesi che ancora si ostinano a cacciare cetacei che sono a rischio di estinzione.
Leggendo i comunicati di Sea Shepherd, si consta che purtroppo Greenpeace raccoglie fondi facendo credere che le loro navi siano in attività nell'Oceano Antartico, quando in realtà sono all'ancora in qualche porto sicuro.
Ecco un estratto da un comunicato di Sea Shepherd:

"Greenpeace non ha inviato una nave nell'Oceano Antartico per difendere le balene dal 2007, ma vorrei che lo facesse. Più navi si oppongono, laggiù, alle attività illegali della flotta baleniera giapponese e meglio è. Greenpeace ha le navi, e certamente ha le risorse, e presumibilmente sono contro la caccia alle balene, quindi dove sono le loro navi?
E dove è Greenpeace quando si tratta di difendere i delfini di Taiji? Da nessuna parte! Hanno un ufficio e personale in Giappone, ma neanche un singolo Greenpeacer è andato alla Baia.
E dove è Greenpeace quando si tratta di difenderei globicefali nelle isole Fær Øer? Da nessuna parte! In Islanda? Non c'è. Non la troviamo nemmeno in Norvegia! Hanno rinunciato a difendere le foche in Canada decenni fa.
Allora perché gran parte dell'opinione pubblica pensa che Greenpeace sta conducendo la lotta per salvare delfini, balene e foche? Potrebbe avere qualcosa a che fare col modo con cui Greenpeace sta spendendo i suoi soldi: invii di posta promozionale e appelli su Internet! Hanno bisogno del tuo denaro, per chiedere a più persone di avere più soldi.
Ora, io non invidio Greenpeace perché ognuno ha il diritto di fare le cose a modo proprio, ma quando sono stato fermato per strada a Melbourne, nel marzo scorso, e mi viene chiesto di donare dei soldi per inviare una nave di Greenpeace in Antartide per difendere le balene, ero ovviamente molto scettico. La coppia con le cartelline in mano non mi riconobbe, così gli ho chiesto quando era stata l'ultima volta che Greenpeace aveva inviato una nave nell'Oceano del Sud.
Mi hanno detto che due navi di Greenpeace erano appena tornate dal salvare le balene.

"Vuoi dire la Steve Irwin e la Bob Barker?" Ho chiesto.

"Sì", risposero.

"Davvero," ho risposto, "credo che quelle siano navi di Sea Shepherd".

"Sì", disse la donna, "ma Sea Shepherd è parte di Greenpeace".

La guardai e dissi con calma: "No, non lo è".

In difesa, disse, "Sì lo è!"

In quel momento mi sono presentato come il comandante della Steve Irwin e il fondatore della Sea Shepherd Conservation Society. Mi era sembrata improvvisamente un pò spaventata.

Disse: "Lavoro da poco per Greenpeace e mi hanno detto di dire quello che ho detto".

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Dal Capitano Paul Watson:
Io non sono anti-Greenpeace. In qualità di cofondatore di Greenpeace e di ex leader della campagna di Greenpeace, una volta ero molto orgoglioso di Greenpeace. Ma la gente che c'è in Greenpeace adesso non sono le stesse persone che hanno creato l'organizzazione. Quello che abbiamo ora sono burocrati che hanno perso di vista i nostri obiettivi iniziali. Greenpeace è diventata una macchina burocratica e, come rivela questa lettera, si rivolgono alle attività di lobbismo politico invece che alle azioni dirette in alto mare. Essi hanno sostituito il posto di lavoro dai gommoni Zodiac alle più comode sedie dietro le scrivanie.

No, io non sono anti Greenpeace, ma io sono contro quello che Greenpeace è diventato

Fonte: Dov'è Greenpeace?

Un altro estratto da un comunicato di Sea Shepherd dell'11 Gennaio:

Le navi di Sea Shepherd Conservation Society, Steve Irwin, Bob Barker e Gojira hanno messo in fuga la flotta baleniera giapponese dall'inizio della stagione di caccia alle balene. Sea Shepherd può affermare con assoluta certezza che due delle tre navi arpionatrici della loro flotta di caccia illegale non sono state in grado di uccidere neanche una balena in questa stagione. Le arpionatrici sono state trovate prima che iniziassero la caccia alle balene, e sono stati sotto osservazione continua per gli ultimi 13 giorni.

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La sola cosa necessaria per arrestare la flotta giapponese del 100 per cento, è una terza nave di grandi dimensioni, per mantenere occupata la terza arpionatrice, ma Sea Shepherd non ha ancora un'altra nave di grandi dimensioni. La Fondazione Greenpeace tuttavia ha una nave a Taiwan. Una nave di Greenpeace nell'Oceano Antartico potrebbe chiudere completamente la porta all'uccisione delle balene, e tutto ciò che dovrebbe fare Greenpeace sarebbe soltanto farsi vedere.

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Sea Shepherd sta richiedendo formalmente il sostegno della Fondazione Greenpeace per cooperare al raggiungimento della chiusura totale delle attività illegali di caccia delle balene giapponesi. Anche una sola nave di Greenpeace farebbe la grossa differenza qui nel Santuario delle Balene dell'Oceano Antartico. Sea Shepherd fornirebbe a Greenpeace le coordinate della flotta baleniera, e una nave di Greenpeace potrebbe essere sul posto in meno di due settimane.
L'opportunità di terminare la caccia alle balene nel Santuario delle Balene dell'Oceano Antartico per sempre è a portata di mano. Abbiamo la possibilità di mandare a casa la flotta giapponese con le stive vuote e i loro arpioni senza sangue.
Greenpeace non sarebbe obbligata ad agire direttamente come fa Sea Shepherd, e nemmeno a svolgere una tattica coordinata. Sarebbe sufficiente la loro presenza in base alle coordinate fornite da Sea Shepherd. Una nave di Greenpeace dovrebbe semplicemente farsi vedere.

Fonte: Sea Shepherd chiede il supporto di una nave di Greenpeace.

  L’affare Sea Shepherd  
  Come riportato lo scorso 6 gennaio dal quotidiano Guardian, tra fine 2009 e inizio 2010, il governo giapponese ha chiesto aiuto agli americani per risolvere il problema Sea Shepherd, gruppo ambientalista che si batte da anni contro la caccia alle balene. Gli Stati Uniti hanno accettato, a patto che il Giappone diminuisse le sue quote di pesca di balene, e aiutasse a negoziare quote minori anche con l’Islanda, un’altra nazione dove si cacciano balene. In seguito, Washington ha chiesto alla International Whaling Commission, l’ente che si occupa di regolamentare la pesca dei cetacei, di “garantire la sicurezza nei mari”, riferendosi chiaramente agli attacchi della nave Sea Shepherd contro le baleniere giapponesi. Sempre secondo il Guardian, il governo britannico e altri paesi europei hanno rifiutato la proposta.  
  Fonte: GalileoNet.  

L'ultimo estratto da un comunicato di Sea Shepherd del 10 gennaio:

Dal Sydney Morning Herald:

La sig.ra Gillard ha invitato entrambe le parti ad agire in maniera più responsabile. "Questa è un luogo remoto, inospitale e pericoloso", ha detto ai giornalisti di Canberra, lunedì.

"Immaginare che in qualche modo si possa agire in maniera sconsiderata e poi in qualche modo qualcuno possa miracolosamente venire a salvarti - non è così che funziona il mondo"

Il messaggio da parte del governo australiano è chiaro: "Non chiamateci se siete nei guai". Sea Shepherd non intende farlo. Sea Shepherd è in grado di prendersi cura di sé, delle sue navi e dei suoi equipaggi.
Il Capitano Paul Watson ha risposto dicendo: "Ho sette anni di esperienza nelle acque dell'Oceano Antartico, quindi non ho bisogno che il Primo Ministro Gillard mi dica che questo è un luogo remoto, inospitale e pericoloso. Anche io non mi aspetto che Australia o chiunque altro venga "miracolosamente" a salvarci. Sappiamo come funziona il mondo. Noi non siamo ricchi diportisti che corrono in giro per il globo cercando di stabilire un record e quindi meritevoli di assistenza. Noi non siamo pescatori che si aspettano e richiedono l'assistenza del governo. No, siamo ambientalisti marini che cercano di fermare la caccia di frodo delle balene in un santuario delle balene e possiamo prenderci cura di noi stessi in caso di necessità, così come abbiamo sempre fatto".
Le navi di Sea Shepherd Bob Barker e Steve Irwin trasportano medici preparati e vigili del fuoco, e sono ben fornite nell'infermeria di bordo. Le navi portano pompe di emergenza, impianti antincendio, e attrezzature da traino.

Fonte: Sea Shepherd Deve Arrangiarsi Da Sola Nell'Oceano Meridionale.

Leggi la storia del Capitano Paul Watson, Ocean Warrior!